Uno stato di serenità fisica e mentale è alla base per affrontare con equilibrio le attività, gli impegni e le relazioni quotidiane. Eppure, non è così semplice. Spesso infatti, stati di agitazione, pensieri ricorrenti e tensioni tendono ad accompagnarci durante tutta la giornata, amplificati da ritmi serrati, periodi intensi di lavoro o studio, scadenze e responsabilità, fasi di cambiamento o condizioni particolari come la menopausa.
Questi stati, nella maggior parte dei casi, non sono altro che risposte istintive di adattamento. Il nostro organismo, infatti, di fronte a uno stimolo esterno percepito come stressante o potenzialmente pericoloso e impegnativo, attiva una risposta fisiologica innata, comunemente nota come “attacco o fuga”. Questa risposta permette di adattarci e affrontare al meglio la situazione: aumenta il nostro stato di allerta e di vigilanza, e attiva tutte le risorse fisiche e cognitive necessarie.
Entro certi limiti, si tratta di un meccanismo funzionale e adattivo, che non interferisce negativamente ma anzi ci aiuta a far fronte alle richieste quotidiane. Pensiamo, ad esempio, a quella leggera agitazione che precede un esame o una presentazione importante, che ci dà la spinta giusta per arrivare preparati e restare concentrati sulla situazione.
Quando gli stimoli esterni sono troppo frequenti, prolungati o percepiti come non gestibili, la capacità di adattamento può risultare più faticosa e la serenità fisica e mentale difficile da mantenere durante la giornata.
È come un filo sottile: un minimo di tensione può essere stimolante ed è parte integrante della risposta a stimoli esterni, ma un eccesso può diventare controproducente. Quando il carico percepito supera le risorse disponibili per gestirlo possono presentarsi i seguenti segnali:
Segnali emotivi
Segnali fisici
Per evitare che agitazione e tensione possano travolgere le tue giornate, è importante fermarsi, ascoltare i segnali del corpo e adottare piccole strategie quotidiane per ritrovare l’equilibrio e la serenità. Eccone alcune: